Le solite sospette di John Niven – Recensione
Ben tornati sul mio Blog. Lo sò, sono stata assente, ma mi faccio perdonare con una recensione fresca dell’ultimo libro che ho letto in questo 2022 appena chiuso. Non sono stati molti i libri a cui sono riuscita a dedicare del tempo, e di questo mi spiaccio un pò, perché come sapete, amo leggere e amo i libri. Quindi, vogliate scusarmi se saranno poche le recensioni che posterò, ma prometto di recuperare altro e di farmi sentire più spesso.
E ora, passiamo alle cose importanti!
Cosa penso di LE SOLITE SOSPETTE?
Bè; “Le solite sospette” di John Niven è senza dubbio un romanzo dal taglio umoristico, con un lessico abbastanza volgare, che parte già bene grazia alla copertina che ha nell’edizione targata Einaudi. Una donna ben vestita che si fa scattare una foto segnaletica. Una donna, sì, di una certa età…
Accantonato lo stile satirico e volutamente pungente di Niven, che ho sentito citare più volte per l’altro suo libro: “A volte ritornano”, questo romanzo si fa subito leggere. Il merito ovviamente va dato tutto alla storia che nel suo paradosso, diviene al quanto credibile. Protagoniste di questa rapina, sono Susan, Julie, Ethel e Jill. Quattro signore non più nel fiore degli anni, che per motivi diversi si trovano a casa di Susan, che ha appena scoperto che il marito, un commercialista da sempre ritenuto rispettabile, è morto, durante un rande vuz con un altro uomo, e per di più che è un truffatore. Di colpo Susan si ritrova ad aver bisogno di soldi, tanti soldi, e così arriva l’idea della rapina. Piano alla quale aderiscono tutte e quattro le donne, per diverse ragioni.
Alle fastastiche quattro, si aggiunge via via scorrendo, un ricco cast di personaggi, alcuni volutamente posizionati nel ruolo dello “poliziotto un pò scemo” come il detective Boscombe che con il proseguire della storia assomiglia sempre più all’iconico ispettore Zenigata, nella sua lotta contro le quattro ladre.
Come accennato, il romanzo ha una penna sagace, e le sue protagoniste, anzi tutti i protagonisti di questa roccambolesca storia, sono sopra le righe, chi per un motivo chi per un altro. A suscitare empatia nel lettore ci sono alcune caratteristiche abbastanza comuni, altre che haimé riconosci solo superati i trenti, tipo l’altritre… ma, ridendo e scherzando, il libro scorre e la storia prende. E in un buon libro con una buona storia, capace di divertire, questo è ciò che conta. Quindi, se cercate qualcosa di divertente, che vi faccia ridere davvero tanto, vi consiglio caldamente di leggere LE SOLITE SOSPETTE.
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